La Protezione degli Animali in Italia


Nel 1871, su iniziativa di Giuseppe Garibaldi, nasce il primo nucleo di quello che poi diventerà l’Enpa: la Società Torinese Protettrice degli Animali. Nel 1913, Luigi Luzzatti,firma la prima legge per la tutela degli animali. Nel 1938 nasce l’Enpa che raccoglie tutte le società zoofile esistenti e con essa la storia di tanti uomini e tante donne che hanno protetto e difeso gli animali.
Andrea Maori ha  studiato gli archivi dell'Enpa e in particolare anche quello della sezione di Trieste dove  già dal 1852 viene riportata la fondazione, da parte di Edoardo Pillepich e Adalberto Thiergen, della “Società triestina contro il maltrattamento degli animali” .Gli scopi della Società erano esclusivamente educativi attraverso un'azione rivolta ai giovani “in modo da inspirare loro idee e sentimenti umani verso gli animali, impedire possibilmente il maltrattamento verso gli animali”.

L'autore ci racconterà come già nel 1854 la Società contasse oltre 1000 Soci, senza distinzione di sesso, stato, religione ed età.Negli anni successivi ne diventerà paladina Isabel Burton, moglie del console brittanico Burton, tra l'altro traduttore delle Mille e Una Notte. Lady Burton sarà una antivivisezionista ante litteram , tanto da scrivere un'importante lettera nel 1877 all'Home Chronicler con un invito tutto femminile alle donne:” Non possono le donne dare inizio a un altro sforzo comune, per cui esse si impegnano a non fidanzarsi e non sposare vivisettori, a non invitarli nelle proprie case, a non danzare con loro alle feste, e a non essere in alcun modo intenzionalmente associati a essi? Sono certa che le donne potrebbero averla vinta sui vivisettori, se solo fossero unite. Se l'opinione pubblica fosse abbastanza forte, in breve tempo un vivisettore non avrebbe coraggio di mostrare la sua faccia in alcun luogo”.

Eravamo a Trieste nel lontano '800... e di strada, non solo educativa, ma di concreta protezione ne è stata percorsa molta.